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In Opera Live, tre appuntamenti in Piazza Cesare Battisti

Si è tenuta ieri, 25 luglio, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, la conferenza di presentazione di tre eventi del progetto In Opera, in programma per lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 luglio, dalle ore 18:30, in Piazza Cesare Battisti. 

Il progetto In Opera si pone l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale attraverso l’opera lirica: è stato ideato dal Comune di Macerata – Assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio e le realtà del terzo settore del territorio maceratese. 

«In Opera è un progetto veramente inclusivo – dice il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca d’Alessandro – al centro ci sono, ovviamente, le persone più fragili ma abbiamo cercato di coinvolgere la cittadinanza in toto. Anche la scelta del luogo non è casuale: abbiamo scelto di andare in scena in una piazza che è il cuore delle città ed è accessibile a tutti ; metaforicamente, come l’arte e la musica, accoglie ed abbraccia le persone, gli esseri umani al di là di qualsiasi categoria».

Gli appuntamenti riguardano la messa in scena di tre spettacoli con le arie più famose delle opere in programma al Macerata Opera Festival 2024: Bohéme, Norma e Turandot. Il ciclo di concerti è a cura della pianista Cesarina Compagnoni, tra le interpreti ci sarà un’artista del Coro Lirico “V. Bellini” e delle allieve del Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo; la narrazione è stata affidata all’attore e regista Michele Pirani. 

In Opera è un progetto composito, che ha accolto e coinvolto cercando di abbattere ogni tipo di barriera: si è pensato a chi non poteva fisicamente raggiungere la piazza, proponendo dei concerti  presso Villa Cozza per gli anziani della casa di riposo, per il Centro diurno “La Sorgente” e per i centri Alzheimer dell’AFAM.

Quest’anno si è fatto un grande lavoro per rendere accessibile l’evento anche alle persone sorde: «La novità – spiega Gino Pracchia, interprete LIS e segretario ENS Marche  – è l’introduzione della nuova figura del “performer”, un interprete che non si limita a tradurre nel linguaggio dei segni ma adatterà al linguaggio corporeo, l’incorporeità della musica».

Paolo Gavazzeni, direttore artistico di Macerata Opera Festival, ha ribadito la sua piena adesione al progetto: «avremo raggiunto la vera inclusione quando non si parlerà più di inclusività. Io credo che vada sradicata l’idea che esistono delle categorie di persone a cui va dedicato uno spettacolo costruito ad hoc: ciascuno di noi è in grado di cogliere qualcosa e, in relazione alle sue possibilità, custodirà le sensazioni e il ricordo di quella esperienza».

Presenti alla conferenza anche Stefano Nassini, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Gianni Giuli, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’AST di Macerata. Entrambi – insieme ad Enrico Falistocco, Amministratore unico del Gruppo medico Associati Fisiomed – hanno confermato il pieno sostegno al progetto In Opera, perché «sposa pienamente la missione che perseguiamo ogni giorno: offrire la possibilità di stare bene».

 

Lucrezia Coppa – Redazione

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